Trieste e il Carso

Ci troveremo direttamente all’albergo di Trieste alle 14.00, a pochi passi dalla stazione, per una breve introduzione al viaggio. Raggiungeremo l’altopiano carsico a bordo del celebre tram di Opicina (o del bus sostitutivo), storico collegamento che fin dal 1902 unisce il Carso alla città. Da qui imboccheremo uno splendido sentiero panoramico con ampie vedute sul golfo e su Trieste dall’alto.

Attraverseremo un caratteristico paesino carsico, per poi scendere verso il mare lungo un antico sentiero di pescatori. Concluderemo la camminata entrando nel Parco di Miramare, dove potremo visitare il celebre Castello, immerso tra giardini botanici e promontori rocciosi. Rientreremo quindi a Trieste per cena e pernottamento.

Dopo colazione saliremo verso la Rocca di Monrupino, fortezza-santuario che da secoli domina la frontiera e ospita pellegrini e viandanti. Proseguiremo lungo sentieri ombreggiati fino al Monte Lanaro, una delle vette più amate del Carso, dalla quale potremo godere di un panorama che spazia dall’altopiano ai monti dell’entroterra sloveno fino all’Adriatico.

Continueremo poi verso la straordinaria Grotta Gigante, celebre per ospitare la sala sotterranea più grande del mondo. Accompagnati da una guida specializzata scenderemo fino a 100 metri di profondità, tra stalattiti, concrezioni e pareti illuminate che mostrano il cuore della geologia carsica. In superficie visiteremo anche il museo del centro visite. Rientreremo a Trieste in bus per cena e pernottamento.

Raggiungeremo l’altopiano con il mezzo pubblico e proseguiremo a piedi lungo una vecchia carrareccia austro-ungarica, camminando tra boschi luminosi e prati tipicamente carsici. In circa un’ora arriveremo al celebre Parco di Lipica, fondato nel 1580 dagli Asburgo e patria dei cavalli Lipizzani, tra i più eleganti al mondo. Visiteremo le antiche scuderie, il museo interattivo dedicato a questa razza unica e potremo osservare da vicino le mandrie di destrieri bianchi che galoppano liberi nei vasti prati della tenuta.

Al ritorno lungo il percorso attraverseremo antichi caselli di confine, oggi silenziosi testimoni di un passato di frontiera. Rientreremo in città con il mezzo pubblico per cena e pernottamento.Raggiungeremo in bus il paesino di Bagnoli e inizieremo a camminare lungo l’antica via del sale, storica arteria commerciale che collegava per secoli l’entroterra alle saline triestine. Il sentiero entra nel suggestivo canyon della Val Rosandra, costeggiando pareti verticali, boschi, ghiaioni e il torrente omonimo, che forma una spettacolare cascata di 35 metri e numerose vasche naturali. Raggiungeremo l’isolato villaggio di Botač, immerso in un paesaggio selvatico, e saliremo fino all’ex ferrovia austro-ungarica Trieste–Hrpelje, oggi trasformata in un piacevole percorso panoramico. Seguendo un tratto della vecchia linea ferroviaria ridiscenderemo verso Bagnoli, da cui rientreremo in città per recuperare i bagagli. Saluti e fine del viaggio.

Raggiungeremo in bus il paesino di Bagnoli e inizieremo a camminare lungo l’antica via del sale, storica arteria commerciale che collegava per secoli l’entroterra alle saline triestine. Il sentiero entra nel suggestivo canyon della Val Rosandra, costeggiando pareti verticali, boschi, ghiaioni e il torrente omonimo, che forma una spettacolare cascata di 35 metri e numerose vasche naturali.

Raggiungeremo l’isolato villaggio di Botač, immerso in un paesaggio selvatico, e saliremo fino all’ex ferrovia austro-ungarica Trieste–Hrpelje, oggi trasformata in un piacevole percorso panoramico. Seguendo un tratto della vecchia linea ferroviaria ridiscenderemo verso Bagnoli, da cui rientreremo in città per recuperare i bagagli tra le ore 15.00 e 16.00. Saluti e fine del viaggio.