By Francesca L. e Mauro P.
Storicamente l’area geografica che comprende le montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano è sempre stata meta di pellegrinaggi nei Santuari che sorgono sul territorio. Questi Santuari si trovano quasi sempre in aree isolate e verdeggianti; proprio per questo riescono a mantenere intatta la loro solennità, rendendo la visita un momento spirituale e personale. Madonna del Ponte a Porretta Terme; Madonna di Calvigi a Granaglione; Madonna del Faggio a Castelluccio; Madonna dell’Acero a Lizzano in Belvedere; la Beata Vergine della Consolazione di Montovolo a Grizzana Morandi e l’imponente complesso della Madonna di Boccadirio a Castiglione dei Pepoli: tutti questi Santuari si trovano nel raggio di una cinquantina di chilometri, e tre dei sei edifici sorgono nel Comune di Alto Reno Terme, ottimo punto di partenza per un eventuale tour in quanto la proposta ricettiva riesce a soddisfare tutte le esigenze.
Partendo quindi da Porretta Terme troviamo il Santuario della Madonna del Ponte, le cui origini risalgono alla metà del Cinquecento, quando l’immagine della Vergine venne dipinta su una roccia per poi, successivamente, crearle attorno un oratorio. Nella seconda metà dell’Ottocento il Santuario venne ricostruito nella forma in cui lo vediamo oggi. Nel 1956, mentre a Porretta veniva aperto il “Centro Nazionale Cestistico Femminile”, all’interno del Santuario venne eretto, su iniziativa della Federazione Italiana Pallacanestro e per opera di Achille Baratti, il “Sacrario del Cestista”, una cappella dedicata alla Madonna protettrice dei cestisti che presto sarà riconosciuta ufficialmente come Patrona del Basket Italiano da parte della Conferenza Episcopale.
Proseguendo per la strada tortuosa che porta a Granaglione, poco prima di Boschi, sulla sinistra una breve stradina scoscesa porta al Santuario di Calvigi, dove l’immagine della Madonna col Bambino in braccio venne dipinta su un masso che aveva fornito riparo al Parroco durante una tempesta verso la metà del Cinquecento. La devozione verso l’immagine crebbe tanto che, colpiti dalla peste nel 1630, numerosi credenti andarono scalzi e penitenti a chiedere la grazia. Così nel 1635 venne eretto parte dell’edificio che conosciamo ora e nei secoli successivi venne ampliato ulteriormente.
Bisogna spostarsi a Castelluccio per visitare il Santuario della Madonna del Faggio, sempre che gli appassionati di trekking non vogliano avventurarsi per i sentieri del CAI partendo da Granaglione e arrivando dapprima a Monte Cavallo per poi seguire i sentieri 103-101-105 e raggiungere il Santuario. E’ possibile arrivare nei pressi dell’edificio anche in auto, ma solo dopo una camminata di circa venti minuti all’interno di una faggeta (sentiero CAI 147) e nei pressi di un torrente, si giungerà al Santuario. Nato, come gli altri, dalla devozione per un immagine in terracotta della Vergine, nella metà del Settecento sorse la struttura, successivamente restaurata.
Dirigendosi verso Lizzano in Belvedere e il comprensorio del Corno alle Scale, a pochi chilometri da Vidiciatico, si trova il Santuario della Madonna dell’Acero. Circondato da immense foreste di faggi e abeti il Santuario, datato XVI – XVII Secolo, ci appare in sasso semplicissimo ed austero. Anch’esso sorse per devozione all’immagine della Vergine vestita alla greca, posta nei pressi del bosco lì vicino.
La costruzione romanica del Santuario di Montovolo si trova in posizione dominante sulle valli del Reno, Limentra e Setta, nel Comune di Grizzana Morandi. Il Monte ha una tradizione antica: dapprima legato al culto pagano etrusco e poi a quello romano, sulla cima venivano venerati Giove e Pale, la dea della fertilità. Nel Medioevo, con l’avvento del cristianesimo, venne edificato il Santuario, diventando meta di importanti pellegrinaggi grazie alla posizione strategica in grado di comunicare velocemente con la città e controllare i confini verso Pistoia e Modena.
Situato nella frazione di Baragazza a Castiglione dei Pepoli, il Santuario di Boccadirio si erge in tutta la sua grandezza completamente immerso nel verde. Luogo di culto famoso sia in Toscana che in Emilia, il Santuario mariano con più di cinque secoli di storia, sorse dopo l’apparizione della Vergine a due bambini vicino al Rio dal quale prende il nome. Edificio raccolto e meta spirituale, il Santuario è curato in ogni dettaglio: dal patio interno circondato da portici alla Chiesa dove assistere alle funzioni; dagli edifici per la Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore (che gestisce il complesso) ai giardinetti esterni sempre pieni di fiori e fontanelle.
Per svariati motivi - religioso, culturale, artistico, ambientale – Alto Reno Terme e il territorio circostante offrono quindi al turista autentiche perle di bellezza e suggestione.
Foto di Stefano Semenzato (Madonna del Faggio) e dell'Ufficio IAT di Lizzano in Belvedere (Madonna dell'Acero)
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